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Chiesa di San Rocco

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Chiesa di San Rocco

Situata alle porte del borgo, la Chiesa di San Rocco fu edificata nel 1447 come voto dei montecosaresi colpiti dalla peste. Nel 1576, fu arricchita dagli splendidi affreschi absidali attribuiti a Simone de Magistris, raffiguranti Montecosaro sotto la protezione di San Rocco, San Sebastiano e la Madonna della Misericordia. A pianta ottagonale, con soffitto a capriate e una colonna centrale, la chiesa ospita opere di grande valore, tra cui la Vocazione di San Matteo, una statua lignea di San Rocco e una tela settecentesca di Sant’Antonio con Gesù Bambino. Un luogo di arte e spiritualità che racconta la storia del borgo.
Chiesa di San Rocco
©Barbara Sagripanti per Montecosaro da Scoprire – Comune di Montecosaro

Dettagli

VIA Monte della Giustizia 2
0733 229 127
Prenotazione obbligatoria

La Chiesa di San Rocco a Montecosaro, edificata nel 1447 come voto contro una pestilenza, è un piccolo gioiello a pianta ottagonale. Il suo interno, arricchito da un imponente soffitto a capriate, conserva notevoli opere d’arte. Tra queste, spiccano gli affreschi attribuiti a Simone de Magistris del 1576, che nel catino absidale raffigurano la Madonna della Misericordia con San Rocco e San Sebastiano. La chiesa ospita anche una pala di San Matteo e un’antica statua lignea di San Rocco.

Servizi disponibili
Disabilità fisiche
Info
Parcheggio
Visite guidate
Animali ammessi
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Galleria immagini

totale dell'altare maggiore 01
Affresco di Simone de Magistris
crocifisso
Totale dell'altare di sinistra 01
Totale dell'altare di sinistra 02
Nicchia affrescata con davanti al statua di San Rocco
porta d'ingresso con di fianco un arazzo processuale del XX secolo
totale dell'altare maggiore 02

Simone De Magistris a Montecosaro

Situata alle porte del borgo, questa piccola Chiesa venne edificata nel 1447 per sciogliere un voto dei montecosaresi colpiti da una grave pestilenza. Nel 1576 venne abbellita con i magnifici affreschi del catino e dell’arco absidale, attribuiti a Simone de Magistris da Caldarola. Agli inizi dell’Ottocento incorporò i due altari laterali, provenienti dalla chiesa di S. Maria del Monte appena demolita. La sagrestia ed il grazioso campanile a vela vennero infine edificati nel 1887.

La chiesa è a pianta ottagonale, con soffitto a capriate sostenuto da una possente colonna centrale. La visita dell’interno può iniziare dalla pala con la Vocazione di S. Matteo, attribuita a Simone de Magistris ma risultante dall’unione di due distinte tavole. Nella lunetta è raffigurata una Madonna con Bambino di pittore ignoto dei primi decenni del ‘600; sotto si profilano invece le figure di S. Matteo e del Cristo, seguiti da apostoli espressivi e ricchi di gestualità. Vediamo scorrere Pietro, Andrea con la croce del suo martirio in spalla ed il volto imberbe di S. Giovanni, rivolto a quello che con ogni probabilità è S. Giacomo. Segue l’altare laterale destro che ospita una statua lignea di S. Rocco ed una pittura murale in cui sono raffigurati la Madonna, S. Rocco e S. Lucia.

Arriviamo così agli importanti affreschi del catino absidale, col borgo di Montecosaro sotto la protezione di S. Rocco, di S. Sebastiano e della Madonna della Misericordia, anch’essi attribuiti a Simone de Magistris. All’interno di un’unica rappresentazione, egli racchiude tre importanti simboli di devozione popolare: l’Assunta, qui raffigurata come Madre di Misericordia; S. Sebastiano, invocato da secoli contro la peste e l’emergente figura di S. Rocco. La scena è allietata in alto da sei angioletti festanti e chiusa in basso da uno scorcio della Montecosaro della seconda metà del ‘500. Nella cornice che delimita il complesso pittorico, compaiono oggetti che alludono alla liturgia: la mitria, il calice, la navetta e l’incensiere. Proseguendo verso sinistra, notiamo una tela con S. Ignazio nell’atto di presentare la regola gesuitica.

A breve distanza segue l’altare dedicato a S. Antonio, ripreso in una tela settecentesca mentre reca in braccio il Gesù Bambino. La visita si conclude con lo stendardo della Confraternita della Divina Misericordia, posto a ridosso del portale d’ingresso e dipinto nel 1835 da Giuseppe Dominici di S. Paolo di Jesi.

credit: GUIDA TURISTICA Montecosaro da Scoprire

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