Convento Agostiniano oggi Palazzo del Municipio
Dettagli
Comune di Montecosaro
L’ex-convento agostiniano, oggi Palazzo Comunale di Montecosaro, è un edificio storico che ha plasmato l’urbanistica del borgo. Ricostruito nel 1772, ospitò i frati agostiniani per sei secoli, fino al 1861, quando divenne sede comunale.
All’interno si possono ammirare un sarcofago romano del III secolo, il pozzo del chiostro con la sottostante cisterna e la cappellina di San Nicola. Il primo piano ospita una doppia collezione di serigrafie con opere di Giorgio De Chirico e Mino Maccari, mentre due sale del pian terreno periodicamente ospitano mostre d’arte e fotografia. Imperdibile la visita all’Orto dei Frati, con una vista mozzafiato sulla vallata del Chienti.
una spazialità semplice ma armoniosa
Lo storico palazzo comunale di Montecosaro è un ex-convento agostiniano. Forma e struttura attuali del convento e della chiesa attigua (intitolati originariamente a S. Martino e, dal sec. XV, a S. Agostino) sono il risultato di un poderoso intervento edilizio della seconda metà del Settecento: l’ultima, la più articolata e ricca trasformazione architettonica della lunga storia degli Agostiniani di Montecosaro. Che qui furono presenti sempre sullo stesso luogo per sei secoli, dalla metà del Duecento agli anni sessanta dell’Ottocento.
La ricostruzione settecentesca del complesso agostiniano di Montecosaro è stata il principale motore della trasformazione urbanistica dell’intera area circostante che, tra il 1783 ed il 1809, raggiunse faticosamente quella spazialità semplice ma armoniosa che vediamo ancora oggi immutata (solo la terrazza balaustrata di piazza e le “botteghe” sottostanti sono del 1927).
Nel 1772 venne demolito e poi ricostruito con un piano in più insieme alla torre ed alla chiesa. I frati normalmente presenti erano dodici ma nell’800 rimasero solo in sei.
Salendo le scale di quella che dal 1861 è poi divenuta sede comunale, sulla parete sinistra possiamo notare un sarcofago risalente al III secolo rinvenuto duranti i lavori di demolizione e poi qui incastonato. La lastra, ancora avvolta da misteri, è una importante testimonianza della presenza della civiltà romana a Montecosaro.
Dal pozzo nel chiostro i frati attingevano l’acqua piovana opportunamente filtrata dalle sottostanti cisterne oggi visitabili. Di particolare interesse è la cappellina di San Nicola al primo piano. Emozionante sarà per il turista visitare anche l’orto dei frati dal quale si potrà godere uno splendido panorama sulla vallata del Chienti.
Al primo piano del Palazzo è possibile visitare una collezione permanente di serigrafie, opera del maestro Giorgio De Chirico. Le sale presenti al pian terreno sono sede espositiva per eventi e mostre dedicate all'arte contemporanea e alla fotografia, oltre che spazio pubblico destinato ad incontri culturali e laboratori.
(credit: GUIDA TURISTICA Montecosaro da Scoprire)















