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Fonte Destra

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Fonte Destra

Il primo manufatto della storica fonte d'acqua si fa risalire al secolo XIII. Ristrutturata nelle forme attuali dall’architetto Pietro Augustoni nel 1772. Oltre che come primaria fonte d'acqua per tutto il borgo, è stata indispensabile per l'irrigazione dei campi, come abbeveratoio e lavatoio fino agli anni ’60.
Fonte Destra
©Luigi Arcangeli per Montecosaro da Scoprire – Comune di Montecosaro

Dettagli

STR Fonte Destra 1
+39 0733 560 711
Aperto

Comune di Montecosaro

La Fonte Destra, conosciuta anche come Font’Estra, è un’antica fonte-lavatoio di origine romanica (1100-1200), situata fuori dalle mura di Montecosaro. Ristrutturata e riprogettata nel 1772 dall’architetto Pietro Augustoni, presenta tre vasche comunicanti: la prima per abbeverare il bestiame, le altre due come lavatoio.
Un tempo la fonte era un luogo di aggregazione e vita quotidiana, dove le donne lavavano i panni e i contadini abbeveravano gli animali. I canali sotterranei convogliavano l’acqua dalle zone alte, garantendo un prezioso approvvigionamento. Oggi la Fonte Destra è una testimonianza storica della tradizione e dell’ingegnosità idraulica del borgo.

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panorama da fonte destra
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“Monteco’ sta sopre un monte, pija l’acqua jio’ la fonte…”

“Monteco’ sta sopre un monte, pija l’acqua jio’ la fonte…” recitava un antico detto e quella in questione era la “Fonte Destra” (volgarizzazione abbreviata del latino cancelleresco “Fons extra muros”: Fonte fuori le mura), probabilmente di origine romanica, costruita fra il 1100 e il 1200. La documentazione più antica è una pianta topografica per la “rimodernazione della pubblica fontana detta volgarmente Font’Estra della terra di Monte Cosero” disegnata nel 1772 dal comacino-fermano Pietro Augustoni, architetto camerale della Marca, progettista della Torre Civica, del Teatro e di altre cose ancora a Montecosaro, nella seconda metà del Settecento. La Fonte-lavatoio, non avendo subìto più modifiche, è rimasta fedele a quel disegno, con tre vasche comunicanti: la prima usata come abbeveratoio per il bestiame, le altre due come lavatoio.

Quando non c’era il servizio idrico nelle case, la Fonte Destra era molto importante per la vita del paese, i contadini portavano gli animali ad abbeverare, le donne andavano a prendere l’acqua con le brocche in testa e a lavare i panni con i cesti di paglia pieni. Era quindi inevitabilmente un luogo di aggregazione, di amicizia, di condivisione, dove si parlava, ci si raccontavano i fatti paesani, si cantava, dove i bambini al seguito delle mamme giocavano e saltellavano (e magari finivano dentro le vasche). Il vero sacrificio era indubbiamente il viaggio di ritorno a piedi, in quanto i panni bagnati e le brocche piene erano molto pesanti, la salita molto ripida e la distanza dal paese non breve.

La parte più importante di una Fonte di questo tipo però è quella nascosta, cioè i canali sotterranei di alimentazione. Infatti i costruttori di una volta convogliavano le acque dalle parti alte mediante canali di raccolta e scolo sotterranei, che drenavano l’abitato e, poiché l’acqua oltre che a far danni era un bene preziosissimo, confluivano in fonti, abbeveratoi e cisterne di irrigazione di solito in prossimità, ma all’esterno, dell’abitato.

(fonte: Centro Studi Montecosaresi)

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