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Giardini del Cassero

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Giardini del Cassero

Splendido angolo verde dal quale scrutare il monte Conero, il monte S. Vicino, il Vettore con la catena dei Sibillini, il Gran Sasso, Macerata, tutti i paesi della bassa valle del Chienti, la città di Fermo con il suo Duomo ed il mare Adriatico. All’interno di quella che era una fortificazione è visibile il basamento di un torrione la cui costruzione sembrerebbe risalire a prima del 1200.
Giardini del Cassero
Giochi di colore nella nuova fontana del Cassero

Dettagli

VIA Antonio Gatti 40
+39 0733 560 711
Aperto

Comune di Montecosaro

Il Cassero è uno splendido angolo di verde pubblico posto a due passi da Piazza Trieste, nel punto più alto del Borgo. È il luogo di ritrovo prediletto dai residenti, in particolare nella bella stagione. Recentemente è stato sottoposto ad importanti lavori con l’introduzione di nuove sedute e l’allestimento di una serie di giochi per i più piccoli. Un significativo abbellimento ha riguardato la storica fontana posta al centro del giardino e numerose migliorie sono state dedicate alle aiuole ricche di motivi floreali di vario genere, molto curati e assortiti. Nel punto panoramico di maggior suggestione è stato posta nel 2023 l’installazione “Belvedere del Cassero”, realizzata dall’artista Claudio COWARTE Carloni.

Servizi disponibili
Disabilità fisiche
Info
Parcheggio
Pet
Ristoro
Servizi igenici
Visite guidate
Animali ammessi
Area bambini
Bagno per disabili
Lingue parlate italiano

Galleria immagini

Montecosaro, Cornice dell'installazione del Belvedere del Cassero
Montecosaro, Giardini del Cassero, Fontana centrale del giardino
Allestimento dell'evento
Dettaglio di agapanthus bianco del giardino
Montecosaro, Giardini del Cassero, fontana con gli zampilli dell'acqua all'inizio del tramonto
bambini che giocano in uno dei viali del giardino
L’alba ai giardini, con l'installazione del Belvedere del Cassero in primo piano
Alba al Cassero

uno splendido angolo verde a due passi da Piazza Trieste

Il Cassero è uno splendido angolo verde a due passi da Piazza Trieste. Il manto vegetale è oggetto di particolari attenzioni ed un sereno cinguettio fa da sottofondo a coloro che amano passeggiarvi e contemplare i paesaggi. Dai numerosi punti panoramici che offrono le viste in direzione dei Monti Sibillini ad Ovest e del Mar Adriatico ad Est vediamo distendersi infinite fughe di colli che dal Parco del Conero raggiungono i comuni del Fermano e del Maceratese. Costante è la presenza del vento che col suo fruscio rende ancor più piacevoli le lunghe chiacchierate estive di residenti e visitatori, mentre nella stagione fredda, esso è solito insinuarsi tra le fronde sibilando minaccioso. In quest’atmosfera, è facile immaginare imperturbabili sentinelle che, dalle torri merlate del possente Cassero, vigilano circospette sulle valli sottostanti (credit: Moontecosaro da Scoprire - Guida Turistica).
Il Giardino, situato nel punto più alto del Borgo storico, è da sempre uno dei punti di ritrovo prediletti dai residenti, in particolare nella bella stagione. Recentemente è stato sottoposto ad importanti lavori con l’introduzione di nuove sedute e l’allestimento di una serie di giochi per i più piccoli. Un significativo abbellimento ha riguardato la storica fontana posta al centro del giardino e numerose migliorie sono state dedicate alle aiuole che hanno motivi floreali di vario genere, molto curati e assortiti. Nel punto panoramico di maggior suggestione è stato posta nel 2023 l’installazione "Belvedere del Cassero", realizzata dall'artista Claudio COWARTE Carloni. Sempre nel giardino, ai lati della fontana, sono situate 4 targhe che ricordano i montecosaresi Anita Cerquetti, Padre Matteo Ricci, Antonio Gatti, Pio Bruscantini
L’area verde è delimitata dal perimetro di un’antichissima fortezza che fu per importanza tra le maggiori della Val di Chienti e di tutto il Maceratese. Già prima del 1000, su questo sito altamente strategico, vennero edificate delle strutture difensive con funzioni di controllo sulle vie commerciali provenienti dalla costa e su quella che, attraverso l’immediato entroterra, si snodava dall’Anconetano al Fermano. Solo in seguito vennero assorbiti i castelli circostanti ed il fortilizio venne inglobato in una cinta muraria più ampia, di cui divenne naturale piazza d’armi e parte più munita per la difesa. Nonostante la probabile forma circolare, sembra che il complesso avesse delle spiccate similitudini con la Rocca di Varano, parallelepipedo in pietra bianca appollaiato su una rupe a strapiombo nei pressi di Camerino.

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