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Palazzo Cesarini

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Palazzo Cesarini

L'antico Palazzo dei Priori, oggi conosciuto come Palazzo Cesarini è risalente al XIII secolo e divenne nel 1552 la sede amministrativa dei marchesi Cesarini. Nel 1568, il palazzo fu teatro di una violenta rivolta antifeudale, culminata nell’uccisione del Luogotenente Dario Attendolo e di suo figlio Francesco. Il Palazzo è attualmente di proprietà privata. Occorre perciò concordare una eventuale visita.
Palazzo Cesarini
©Luigi Arcangeli per Montecosaro da Scoprire – Comune di Montecosaro

Dettagli

LGO Laureati 4
Temporaneamente chiuso

Famiglia Maurizi

Il Palazzo è attualmente di proprietà privata. Occorre perciò concordare una eventuale visita.

Nacque come Palazzo dei Priori intorno al XIII secolo. Dal 1552 fu sede e residenza del personale amministrativo dei marchesi Cesarini, capeggiato dalla figura dell’Uditore o Luogotenente.  In epoca recente, la dimora, in ottimo stato di conservazione, è stata acquisita come proprietà e residenza dalla famiglia di Giovanni Maurizi, noto imprenditore e antiquario, collezionista bibliofilo e di opere d’arte. Il suo storico negozio, “Il Picchio”, su piazza Trieste, è stato meta per anni di appassionati e amici con cui condivideva le sue passioni.

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Servizi igenici
Bagno per disabili
Lingue parlate italiano

la Dimora per eccellenza di Montecosaro

Nacque come Palazzo dei Priori intorno al XIII secolo. Dal 1552, fu sede e residenza del personale amministrativo dei marchesi Cesarini, capeggiato dalla figura dell’Uditore o Luogotenente. L’arrivo dei nuovi insediati coincise con la realizzazione di alcune modifiche strutturali, tra cui lo sfondamento della stanza occupata dalla “Fraternità del Corpo di Cristo”, l’attuale Confraternita del S.mo Sacramento. Se ne ricavò un palco comunicante con la pieve di S. Lorenzo, grazie al quale i rappresentanti del feudatario potevano assistere direttamente alle funzioni religiose. Nel 1568, il palazzo fu teatro dell’uccisione dell’odiato Luogotenente Dario Attendolo da Bagnocavallo e di suo figlio Francesco. Fu l’episodio più eclatante di una violenta rivolta anti-feudale che tanto costò alla cittadinanza in termini di repressione ed impoverimento. Dopo aver gremito l’attuale Piazza Trieste, i cospiratori assaltarono il palazzo, uccisero i due Attendolo e li scaraventarono sull’impiantito attraverso una delle finestre del primo piano. L’ordine venne ristabilito in pochi giorni dalle truppe del Governatore Generale di Macerata ed alla restaurazione seguirono fughe, torture, processi, spoliazioni totali dei beni e tredici condanne a morte eseguite tramite impiccagione.

credit: GUIDA TURISTICA Montecosaro da Scoprire

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